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Montese

Oratori di Monteforte e di Riva di Biscia

Nei dintorni di Montese si trovano due pregevoli oratori trecenteschi arricchiti con splendidi affreschi. L’uno è in località Monteforte, l’altro in località Riva di Biscia.

Oratorio di Sant'Antonino a Monteforte

Monteforte fu sede di un potente castello, definitivamente distrutto nel 1535. Tra i pochi ruderi che rimangono dell'antico fortilizio spicca una porta archiacuta, ora conclusa da un campaniletto a vela.

L'oratorio è costituito da un piccolo presbiterio che corrisponde alla chiesa tardo trecentesca del castello e da una navata coperta a capriate, costruita prolungando la precedente cappella. Restauri effettuati nel 1514 dovettero essere vanificati dalle ripetute distruzioni del castello perché durante la visita pastorale del 1552 la chiesa appariva in condizioni non buone.

Il pregevole ciclo di affreschi di ignoto autore che decora il presbiterio era completato, in origine, dalle pitture della controfacciata abbattuta e fu eseguito, come risulta dall'iscrizione tuttora leggibile, su committenza di Giovanna da Renno nel 1450 circa.

Nella parte retrostante l'altare, lo spazio è diviso in sezioni separate da cornici: in alto Cristo a mezzobusto, con notazioni anatomiche assai accentuate, sorge da un sarcofago tra il sole e la luna, secondo la simbologia medievale. A sinistra la Madonna con il Bambino costituisce il momento più alto, per qualità e spiritualità, dell'intero ciclo. La Vergine è assisa su di un trono dagli intenti prospettici, avvolta in ampie vesti; è questo l'unico, timido brano di gusto rinascimentale. A destra sono i Santi Antonino e Barbara, con la palma dei martiri, separati da una colonna dipinta. Barbara regge la torre dell'iconografia tradizionale. Nella parte destra è raffigurata la cena con gli Apostoli, la cui impostazione ricorda le teorie di gusto bizantino. Notevoli sono gli oggetti dell'apparato della mensa. Sulla volta compaiono il Pantocratore (il Cristo che regge l'Universo) e gli evangelisti Luca e Marco, alati.

Oratorio dei Santi Fabiano e Sebastiano a Riva di Biscia

L'Oratorio di Riva, al centro della borgata, è il più antico del territorio e risale alla fine del '300. Èsopravvissuto alla distruzione del castello costruito nel '200, incendiato due volte e definitivamente distrutto nel 1523.

Presenta un'unica navata, il presbiterio con volta a botte, l'abside piana. All'interno si possono ammirare pregevoli affreschi, realizzati nel 1430 da un ignoto artista di ambito provinciale che rappresentano, sulla parete di fondo, al centro la Crocifissione con la Madonna e San Giovanni, a destra San Sebastiano e a sinistra San Giovanni Battista. Alle due estremità stanno i committenti inginocchiati. L'Ultima Cena, in basso, è assai deteriorata e definitivamente compromessa dalla costruzione di un altare più tardo. Sulla volta è raffigurato il Cristo Pantocratore (che regge l'universo) ed ai lati i simboli degli evangelisti. Sulle pareti laterali compaiono San Cristoforo e due immagini di Madonna con Bambino. Gli affreschi, recentemente restaurati, sono caratterizzati dalla ripetizione, da parte dell'artista, di moduli pittorici tipici della fine del XIV secolo ma reinterpretati con naturalezza e spontaneità. L'interessante campanile a vela, che fronteggia l'oratorio, fu costruito nel 1530 dagli abitanti della Riva, sulle fondamenta della torre appena distrutta, e conserva ancora la campana che vi fu posta in quell'anno.

Scheda informativa

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Città/Località
Montese (MO)
C.A.P.
41055
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: martedì 23 settembre 2008
data di modifica: giovedì 17 luglio 2014