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Appuntamenti con gli autori

Continuano gli appuntamenti con i libri e i loro autori

I nuovi appuntamenti del mese di marzo della rassegna Forum eventi 2015

Gli appuntamenti

19 Aprile ore 17.30

Aldo Cazzullo

"La guerra dei nostri nonni" - Mondadori
La Grande Guerra non ha eroi. I protagonisti non sono re, imperatori, generali. Sono fanti contadini: i nostri nonni. Aldo Cazzullo racconta il conflitto '15-18 sul fronte italiano, alternando storie di uomini e di donne: le storie delle nostre famiglie. Perché la guerra è l'inizio della libertà per le donne, che dimostrano di poter fare le stesse cose degli uomini: lavorare in fabbrica, guidare i tram, laurearsi, insegnare. Le vicende di crocerossine, prostitute, portatrici, spie, inviate di guerra, persino soldatesse in incognito, incrociano quelle di alpini, arditi, prigionieri, poeti in armi, grandi personaggi e altri sconosciuti. Attraverso lettere, diari di guerra, testimonianze anche inedite, "La guerra dei nostri nonni", conduce nell'abisso del dolore. La Grande Guerra fu la prima sfida dell'Italia unita; e fu vinta. L'Italia che poteva essere spazzata via; dimostrò di non essere più "un nome geografico", ma una nazione. Questo non toglie nulla alle gravissime responsabilità, che il libro denuncia con forza, di politici, generali, affaristi, intellettuali, a cominciare da D'Annunzio, che trascinarono il Paese nel grande massacro. Ma può aiutarci a ricordare chi erano i nostri nonni, di quale forza morale furono capaci, e quale patrimonio portiamo dentro di noi.

"Possa il mio sangue servire" - Rizzoli
La Resistenza a lungo è stata considerata solo una "cosa di sinistra": fazzoletto rosso e Bella ciao. Poi, negli ultimi anni, i partigiani sono stati presentati come carnefici sanguinari, che si accanirono su vittime innocenti, "i ragazzi di Salò". Entrambe queste versioni sono parziali e false. La Resistenza non è il patrimonio di una fazione; è un patrimonio della nazione. Aldo Cazzullo lo dimostra raccontando la Resistenza che non si trova nei libri. Storie di case che si aprono nella notte, di feriti curati nei pagliai, di ricercati nascosti in cantina, di madri che fanno scudo con il loro corpo ai propri figli. Le storie delle suore di Firenze, Giuste tra le nazioni, per aver salvato centinaia di ebrei; dei sacerdoti come Don Ferrante Bagiardi, che sceglie di morire con i suoi parrocchiani; degli alpini della Val Chisone che rifiutano di arrendersi ai nazisti; dei tre Carabinieri di Fiesole che si fanno uccidere per salvare alcuni ostaggi. La Resistenza fu fatta da partigiani comunisti come Cino Moscatelli, ma anche da quelli cattolici come Paola Del Din, monarchici come Edgardo Sogno, giellisti come Beppe Fenoglio. E fu fatta dalle donne, dai fucilati di Cefalonia, dai bersaglieri che morirono combattendo al fianco degli Alleati.


26 Aprile ore 17.30
"La memoria rende liberi? La Resistenza settant'anni dopo."
In collaborazione con l'Istituto Storico di Modena

Gianni Oliva, "Il tesoro dei vinti"- Mondadori
Il 28 aprile 1945, i partigiani della 52° brigata Garibaldi arrestano a Dongo Mussolini e alcuni gerarchi in fuga verso la Svizzera: tra i bagagli vengono trovati lingotti d’oro, valuta straniera, gioielli, il cosiddetto “oro di Dongo”. Il tesoro viene depositato in municipio, inventariato da alcuni partigiani, ed essendo ritenuto proprietà dello Stato italiano viene destinato al Comitato di liberazione nazionale dell’Alta Italia di Milano. In realtà, solo una parte del tesoro vi arriva: il resto sparisce. E, soprattutto, “spariscono” alcuni partigiani garibaldini che sapevano dove fosse finito l’oro ed erano considerati potenziali testimoni. Nel 1957 si è svolto un processo alla Corte d’Assise di Padova, interrotto dopo una quarantina di udienze perché uno dei giudici popolari si suicidò: le testimonianze raccolte permettevano di ricondurre a esponenti del Pci la responsabilità di essersi impossessati del “tesoro”. Il processo non venne più ripreso e il mistero è rimasto. In occasione del 70° anniversario della morte di Mussolini, Gianni Oliva ricostruisce la “verità” sull’oro di Dongo, almeno per quanto emerge dalle carte processuali, in un saggio storico che si legge come un vero thriller.

Giovanni De Luna, "La Resistenza perfetta" - Feltrinelli
Sono decenni, ormai, che la Resistenza è sottoposta a uno scrutinio costante da parte di storici, ma anche di giornalisti e opinionisti. E se una volta poteva essere provocatorio fare le pulci al mito dei partigiani e parlare di guerra civile mettendo sullo stesso piano le fazioni in lotta, oggi molta di questa vulgata è diventata un sottofondo quasi dato per scontato. Il rischio è che ci dimentichiamo, e che le giovani generazioni non sappiano mai, quanto di nobile, puro e davvero all’altezza del suo mito c’è stato nella lotta partigiana. Nel settantesimo anniversario della Liberazione, Giovanni De Luna ha voluto mettere di nuovo a punto un’immagine della Resistenza che si stava offuscando. Con grande efficacia, De Luna ha scelto una storia, un luogo, alcuni personaggi: un castello in Piemonte, una famiglia nobile che decide di aiutare i partigiani, la figlia più giovane, Leletta D’Isola, che annota sul suo diario quei mesi terribili ma anche meravigliosi in cui comunisti e monarchici, aristocratici e contadini, ragazzi alle prime armi e ufficiali dell’ex esercito regio lottarono, morirono, uccisero per salvare la loro patria, la loro libertà, il futuro di una nazione intera.

 

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero fino ad esaurimento posti

Contatti: Tel. (0039) 059 2021093 Fax (0039) 059 2021094 E-mail eventi.forum@immobiliarenadia.it

Scheda informativa

Scheda informativa
Quando
domenica 19 aprile 2015
Quando
domenica 26 aprile 2015
Orario
Orario giorni Festivi/Prefestivi: Ore 17.30
Dove
Forum Guido Monzani - Modena
Indirizzo: Via Aristotele, 33 - 41126 Modena (MO)
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: mercoledì 17 dicembre 2014
data di modifica: giovedì 16 aprile 2015