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Modena

Via Emilia

Un percorso degno di una capitale europea.

Modena vive la sua stagione di capitale nell'Europa dell'Illuminismo con il duca Francesco III d'Este, regnante dal 1737 al 1780, che, nonostante risieda a Milano e a Varese come Governatore della Lombardia per conto dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria, crea importanti servizi e dispone una vasta riqualificazione urbanistica.

Dal 1760 si procede con la rettificazione della via Emilia, perno stradale che attraversa la città, regolarizzandone il tracciato fino ad abbattere interi isolati malsani, arretrando gli edifici e ricostruendo le facciate.

Nel largo di Porta Sant'Agostino - l'inizio della via Emilia giungendo da Reggio - si fronteggiano le sedi di due istituzioni ducali: l'Ospedale Civile con annesso Teatro Anatomico (del 1772 è la riforma dell'Università) e il Grande Albergo dei Poveri, attuale Palazzo dei Musei.

Accanto sorge la chiesa di Sant'Agostino che dal 1664, per volere della duchessa Laura Martinozzi, vedova di Alfonso III, era stata trasformata in una sorta di "teatro sacro" barocco per i funerali estensi.

Proseguendo il percorso, di fronte a corso Duomo si eleva la chiesa del Voto, eretta dalla Comunità come ex voto alla Madonna per la cessazione della peste del 1630. Costeggiando piazza Torre con la Ghirlandina, di fronte ai fabbricati settentrionali del Palazzo Comunale si apre piazza Mazzini, creata ai primi del '900 sull'area dell'antico ghetto ebraico, chiusa sul lato nord dalla Sinagoga.

Sul crocevia centrale della città - la via Emilia, la via Farini che inquadra sullo sfondo il Torrione del Palazzo Ducale, e via San Carlo - s'innalza il Collegio di San Carlo o dei Nobili costruito dal 1662 per l'istruzione dei giovani aristocratici, con annessa la chiesa di San Carlo; superato il Portico del Collegio, vero "salotto" della città, la via Emilia s'interseca con il corso Canalgrande, fra due schiere di antichi palazzi nobiliari, in quello che probabilmente era il crocevia del cardo e del decumano nella Mutina romana.

Proseguendo verso est, superato sulla destra il palazzo del settecentesco Auberge, l'albergo per illustri viaggiatori quando Modena era fra le tappe del grand tour, costeggiando a sinistra il fianco della chiesa di San Biagio, ci si affaccia dal largo di Porta Bologna sul piazzale Garibaldi, oltre i viali del parco di primo Novecento che hanno sostituito la cinta delle mura, abbattute dal 1880 al 1920.

Scheda informativa

Scheda informativa
Città/Località
Modena (MO)
Indirizzo
Via Emilia centro
C.A.P.
41121

Itinerario

Modena capitale estense

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Proprietà dell'articolo
data di creazione: mercoledì 7 maggio 2014
data di modifica: giovedì 17 luglio 2014