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Lama Mocogno - Pavullo nel Frignano

Ponte del Diavolo (o Ercole)

È un arco naturale di un’unica roccia arenaria immersa in una fitta boscaglia e modellata a forma di arco dall’erosione e dagli agenti atmosferici.

Nel luogo ove si incontrano i confini di tre comuni (Pavullo, Lama Mocogno e Polinago), immerso in un bosco rigoglioso, crocevia di comodi sentieri che lo collegano ai centri abitati più vicini, si erge uno dei fenomeni geologici più rilevanti dell'intero Appennino. Il Ponte del Diavolo è un monolite naturale che unisce i fianchi di un avvallamento, lungo 33 metri, largo tre, con una arcata alta tre metri. Questa è la descrizione scientifica di un monumento naturale che però può anche essere raccontato in modo meno razionale, ma più suggestivo: il nome, per esempio, da che cosa deriva? La magia dei tanti "tre" che ricorrono nelle sue misurazioni; il luogo, posto vicino ad una zona in cui nell'antichità si svolgevano riti pagani.

L'idea del Ponte è richiamata oltre che dalla forma che si allunga fra le due rive opposte di un canalone del bosco, anche dalla sufficiente ampiezza e regolarità dell'estradosso che permette un agevole passaggio pedonale malgrado un’inclinazione piuttosto sensibile del piano di calpestio lungo l'asse longitudinale dell'arcata. Mentre la testa di ponte verso sud, più bassa, presenta alla base un semplice rigonfiamento di sezione che la ancora gradualmente al sottofondo roccioso, quella del lato opposto si prolunga in una configurazione di aspetto biomorfico, cava all'interno e provvista di un foro agibile per l'accesso e l'uscita dal ponte su questo lato.

La località pur essendo inoltrata all'interno di una zona fittamente boscata risulta innervata da innumerevoli larghi sentieri.

Il Ponte può essere raggiunto da diverse località; venendo da Pavullo, lungo la statale dell'Abetone, si può prendere per Monzone e, arrivati alle prime case, imboccare a sinistra; oppure si può proseguire fino a Montecenere, e dal centro del paese prendere la strada a destra in discesa.
Proseguendo ancora, un chilometro circa prima di Lama, e precisamente alla maestà di Casa Ritorno, un tempo luogo di sosta dei pastori nel corso della transumanza, si lascia la Giardini per imboccare a destra la strada che conduce al Ponte; infine si può raggiungere la meta da Brandola.
Tutti gli accessi sono percorribili in parte in auto, ma gli ultimi tratti solo a piedi, mountain bike o a cavallo.

Scheda informativa

Scheda informativa
Città/Località
Lama Mocogno (MO)
C.A.P.
41023
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: martedì 26 agosto 2008
data di modifica: venerdì 19 giugno 2015