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Modena

Sinagoga e antico ghetto ebraico

Solenne e grandiosa nel panorama urbano, questa di Modena è una delle più importanti Sinagoghe italiane dette “dell’emancipazione”, sorte in epoca post unitaria come simboli dell’affermazione delle libertà e dei diritti civili. Edificata dal 1869, sorge nel cuore dell’antico ghetto ebraico.

La Sinagoga di Modena, costruita dal 1869 su progetto del modenese Ludovico Maglietta, allievo dell'architetto Cesare Costa, fu inaugurata il 19 dicembre 1873. L'edificio sviluppa temi neorinascimentali, neoclassici ed esotici in uno stile eclettico che privilegia i colori delle superfici e le decorazioni a rilievo ispirate alla liturgia ebraica e alla Bibbia, con una sensibilità di gusto scenografico.

Dal 1904-'5 la Sinagoga è il monumentale sfondo dello slargo verso la via Emilia, ottenuto abbattendo un fatiscente isolato del ghetto a cui venne dato il nome dapprima di piazza della Libertà, e dal 1911 di piazza Mazzini, anche a ricordo della partecipazione al Risorgimento di molti esponenti della Comunità Ebraica locale. Al 1905-'6 risalgono i bei palazzi che prospettano sulla piazza, che sostituirono le povere case porticate del ghetto, spesso risalenti al Medioevo; in particolare sono interessanti quelli sul lato ovest: la Casa Finzi-Levi all'angolo con la via Emilia e la successiva Casa Donati-Formiggini, spettanti all'architetto modenese Arturo Prati, in un gusto liberty influenzato dalla Secessione viennese.

Rimangono ancora tracce dell'antico ghetto, istituito dal duca Francesco I d'Este nel 1638 e definitivamente abolito nel 1859, con l'annessione del Ducato allo Stato piemontese. Esso si estendeva nel quadrilatero tra la via Emilia a nord, la via Taglio a sud, il lato occidentale di vicolo Squallore e quello orientale di via Torre, includendo l'area dell'odierna piazza Mazzini, un tempo occupata da vecchie case. Testimonianze dell'edilizia del ghetto si ritrovano nelle due brevi strade che fiancheggiano la Sinagoga: le vie Blasia e Coltellini, con un'architettura "minore" sviluppata in altezza a causa dell'angustia di spazio in cui il quartiere ebraico era costretto.

In particolare, la casa al n. 25 di via Coltellini conserva antichi sporti e un ampio portale carrabile che collega le due ali dell'edificio ritagliando una corte interna; al n. 20 è visibile il sovrapporsi di ballatoi e scale attorno a un piccolo cortile, in una prassi costruttiva spontanea, soffocata dalla ristrettezza degli spazi. In via Blasia rimane un paracarro, addossato a un edificio, con un frammento del cardine del portone di questo accesso al ghetto, uno dei quattro che di notte venivano chiusi per riaprirsi al mattino.

Scheda informativa

Scheda informativa
Città/Località
Modena (MO)
Indirizzo
Piazza Giuseppe Mazzini
C.A.P.
41121

Itinerari

Ebrei e solidarietà
Modena nell’Ottocento

OrarioLa visita alla Sinagoga è possibile su appuntamento telefonando alla Comunità ebraica dalle ore 9.00 alle 13.00 nei giorni feriali, oppure nelle giornate previste dal Calendario di visite guidate annuali .
Telefono059.223978
Emailsegreteria.comunita@fastwebmail.it
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: mercoledì 7 maggio 2014
data di modifica: mercoledì 25 giugno 2014