Approfondimenti

• Di grande interesse

  La chiesa parrocchiale della Natività di Maria
  L’oratorio della Natività compare nel catalogo delle chiese modenesi del XIII secolo, dipendente dalla pieve di Coscogno. La prima chiesa, presso il castello, fu sostituita da altra eretta nel borgo sulla metà del ‘600. Semidistrutta dal bombardamento dell’aprile del 1945, fu riedificata e aperta al culto nel 1947. L’odierna chiesa, ricostruita sulla precedente, ne mantiene l’ottocentesco aspetto neoclassico. Superstite la zona absidale, con piccolo campanile a vela; sulla parete verso la valle, una testa scolpita in pietra, forse una maschera apotropaica. L’interno è a unica navata, con cappelle sul solo fianco destro. L’altare maggiore, in scagliola, risale al 1778; nel coro è collocata una tela con la Natività di Maria, dipinto di autore modenese di cultura neoclassica.
  Il campanile attuale, che sostituisce il vecchio distrutto nel 1945, fu ricavato adattando la torre del Castello medievale, edificio donato da Carlo Righi Riva nel 1946, come ricorda una lapide nella parete esterna. La torre, che domina la valle, conserva l’originario paramento in pietra, portale sopraelevato con arco in arenaria a sesto acuto, piccole finestre e feritoie che ne dichiarano l’origine difensiva; nelle vicinanze, i ruderi della cinta muraria.

• Di interesse

  Il complesso di edifici in pietra sotto la chiesa, denominato Casa Rastelli dal nome della famiglia che qui abitò fin dal XVI secolo. Diversi corpi di fabbricato sono collegati a una torre con cornicione di colombaia in laterizio a denti di sega, completata da una piccola altana. Notevoli sono due portali in arenaria, uno dei quali con architrave modanato, l'altro decorato da motivi geometrici. Completa la corte un oratorio datato 1711 dedicato a San Francesco di Paola, che presenta la tipologia usuale nell'area appenninica modenese. Un'interessante loggia reca su un lato colonne monolitiche in arenaria che sostengono travature in legno con mensole finemente scolpite, e collega l'oratorio a un altro edificio che ospita il forno e vani di servizio.

• Località

• Marano sul Panaro

  Situato nel fondovalle del fiume Panaro, conserva interessanti testimonianze architettoniche sia nel centro storico sia nei dintorni. È conosciuto per il Museo di ecologia e storia naturale e il parco fluviale a Marano.