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Formigine

Villa Gandini e il Parco della Resistenza

Nobile dimostra ottocentesca, è esemplare della cultura architettonica e figurativa espressa dall’Accademia di Belle Arti di Modena sulla metà dell’Ottocento. Circondata da un bellissimo giardino ottocentesco “all’inglese” – Parco della Resistenza. Ospita la biblioteca comunale.

La Villa

Originariamente l'edificio era un casino di caccia di dimensioni inferiori rispetto alle attuali che a partire dal 1791 divenne di proprietà dei Gandini, nobili modenesi legati alla corte estense. Fu il nobile Pietro Gandini (1796-1875), colto mecenate e collezionista, a promuoverne la trasformazione nelle odierne linee d'elegante classicismo negli anni quaranta dell'800. Il progetto di ampliamento è attribuito a Francesco Vandelli, architetto al servizio dei duchi d'Austria d'Este, la cui fama è legata al nuovo Teatro Comunale di Modena. Sempre alla committenza del conte Pietro Gandini risalgono le quattro tele di soggetto biblico nell'atrio, del modenese Domenico Baroni, i due bassorilievi sulle porte della sala dei ricevimenti, a opera dello scultore Luigi Mainoni, e le scene bibliche nel ballatoio della stessa sala. Tardo ottocentesca è la decorazione nel soffitto ovale dell'atrio con al centro la raffigurazione di Flora, la dea dei fiori e dei giardini, in sintonia con la funzione della villa; gli elementi musicali alludono invece alla passione per la musica di alcuni esponenti della famiglia, come il compositore Alessandro Gandini.

Ulteriori interventi decorativi vennero commissionati dal conte Luigi Alberto Gandini (1827 - 1906), che nel 1871 ereditò la villa; appassionato collezionista e studioso, direttore del Museo Civico di Modena, Gandini fece realizzare la sala da pranzo con l'elegante arredo in rovere, progettata da Andrea Becchi, decoratore e scenografo della nota "scuola" carpigiana di decorazione.

Dopo alcuni passaggi di proprietà, negli anni Settanta del '900 la villa venne ceduta dalla famiglia Aggazzotti all'Amministrazione Comunale che la ristrutturò e ne fece la sede della Biblioteca Comunale e di altri uffici culturali. 

Il Parco

Copre una superficie di 106.266 mq. La parte storica ospita essenze arboree come la pluricentenaria farnia, i maestosi faggi e due notevoli esemplari di ginkgo biloba. Nei primi del Novecento furono realizzate aiuole a ridosso dell'edificio con piante esotiche e fioriture annuali. Nel secondo dopoguerra Ludovico Aggazzotti fece costruire il laghetto/piscina sul lato est e il campo da tennis ora trasformato in pista da pattinaggio. Successivamente Daria Bertolani Marchetti, illustre botanica formiginese, sistemò una porzione del parco a "boschetti" secondo l'uso paesistico del giardino all'inglese.

Scheda informativa

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Città/Località
Formigine (MO)
Indirizzo
Via Sant'Antonio, 4
C.A.P.
41043
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: lunedì 22 settembre 2008
data di modifica: lunedì 7 luglio 2014