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Pavullo nel Frignano

Riserva Naturale di Sassoguidano

È situata a breve distanza da Pavullo. L’area protetta è dominata dalle imponenti pareti calcarenitiche del Cinghio di Malvarone e dalla dorsale di Sassoguidano. Il borgo di Sassoguidano faceva parte dei domini Montecuccoli.

La Riserva Naturale Orientata Sassoguidano si estende per oltre 3 km trasversalmente alla valle del torrente Lerna, affluente di sinistra del Panaro, nel comune di Pavullo. L’area si caratterizza per la notevole varietà di ambienti e il buon grado di naturalità di alcuni di essi; molte sono le specie vegetali e animali protette. Nel territorio della riserva spiccano peculiari fenomeni carsici, ambienti calanchivi e una piccola zona umida che ospita una rarissima pianta acquatica: Hottonia palustris. Dal alcuni anni questa zona è oasi gestita da WWF.

Nel cuore della Riserva, vicino alla Chiesa di Sassoguidano, si trova il Centro Visita, ricavato dalla ristrutturazione di un caratteristico rustico.

Il Borgo di Sassoguidano

Sassoguidano faceva parte dei domini Montecuccoli, ma fu ceduto nel 1630 alla Camera Ducale Estense in cambio del marchesato di Guiglia.
Salendo tra le case quattro-cinquecentesche di questo piccolo borgo, in cima al sasso su cui è abbarbicata la chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo - con portale quattrocentesco -, edificata probabilmente sulle fondazioni dello scomparso castello, si comprende l'importanza strategica di questa postazione difficilmente accessibile: lo sguardo si allarga sulla vallata del Panaro fino al bolognese, abbracciando Gaiato, Montespecchio, Montese e Semese. Lungo il sentiero il panorama si apre a scorci molto suggestivi, che svelano sulla destra dapprima la torre di Lavacchio, poi la sagoma merlata di Montecuccolo. In fondo alla gola è visibile la borgata di Niviano, sede in passato di una roccaforte, di cui oggi restano solo i ruderi e la torre mozzata.

Riserva Naturale di Sassoguidano

Risalendo l'ampia valle del Panaro si apprezzano i caratteri tipici del paesaggio del medio Appennino emiliano: il fondovalle è accompagnato da versanti di natura argillosa dolcemente gibbosi, in cui la rada vegetazione si alterna a lacerazioni calanchive, bacini di frana e fronti di cave.

Alzando lo sguardo verso i crinali, tuttavia, spiccano morfologie ben diverse: i versanti si fanno ripidi e la folta copertura boschiva si alterna ad affioramenti rocciosi di colore nocciola chiaro. La riserva si trova pienamente inserita in questo paesaggio, infatti le dirute pendici del Cinghio di Malvarone e della dorsale di Sassoguidano si stagliano sopra i pendii argillosi che scendono fino al fondovalle del Panaro.

Questa imponente dorsale si sviluppa per circa 1,5 km trasversalmente alla valle del Lerna, ed è interrotta dalla profonda incisione operata dalle limpide acque del torrente; anche un suo piccolo affluente di destra ha creato, poco più a sud, una stretta e pronunciata vallecola. A monte di questa incisione la valle prosegue con ripidi versanti boscati, in particolare sulla sinistra del torrente, dove si estende la riserva.

L'area protetta offre altre interessanti peculiarità morfologiche. Alla sommità del crinale di Sassoguidano si aprono infatti pendii dolcemente ondulati, che definiscono un vero e proprio altopiano, simile a quello vastissimo che a breve distanza forma l'accogliente conca in cui sorge Pavullo. Questo composito territorio è ricoperto in gran parte dal bosco, costituito in prevalenza da querceti misti e vecchi castagneti da frutto, al cui interno si aprono radure, spesso punteggiate da alberi isolati, che segnalano piccole depressioni di natura carsica. Sul fondo di una di queste depressioni si raccolgono le acque che danno vita a un piccolo ambiente umido, lo stagno di Sassomassiccio, quasi asciutto nel periodo estivo ma ricco di interessanti specie vegetali e animali. La complessità morfologica della riserva rispecchia quella della sua storia geologica. I terreni argillosi che si estendono alla base della dorsale sono composti da un eterogeneo complesso roccioso che deve la sua origine alle lunghe e tormentate vicende geologiche che hanno accompagnato il sorgere dell'Appennino.

Scheda informativa

Scheda informativa
Città/Località
Pavullo nel Frignano (MO)
Indirizzo
Via Giardini, 192
C.A.P.
41026
Orario

Da marzo ad aprile

  • Domenica: dalle 10.30 alle 18.00 (orario continuato)

Da maggio a ottobre:

  • Sabato dalle 15.00 alle 18.30 (orario continuato);
  • Domenica dalle 10.00 alle 18.30 (orario continuato)

Aperture Speciali:

  • 24 Marzo e 25 Aprile dalle 10.30 alle 18.00, 
  • 1 Maggio, 2 Giugno e 15 Agosto dalle 10.00 alle 18.30.

Il Centro Visita garantisce l’apertura straordinaria della struttura per scolaresche, gruppi, associazioni su richiesta scritta da fare pervenire all’Ufficio Ambiente del Comune di Pavullo, in Via Giardini 192, entro sette giorni antecedenti la data programmata.

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Proprietà dell'articolo
data di creazione: giovedì 20 novembre 2008
data di modifica: giovedì 17 luglio 2014