Approfondimenti

• Da non perdere

  Nel centro storico via Castello, caratteristica strada fortificata di origine medievale, con costruzioni fregiate da stemmi e decorazioni scolpite, pavimentata con lastre di sasso, che sale sul pendio fino al poggio ove sorgeva il castello, dall’amplissima veduta sulle circostanti vallate.
  Lungo il percorso verso il "castello", il monastero delle Domenicane (sec. XVI-XVII), complesso edificio religioso con oratorio e muro di cinta. All’interno della chiesa dedicata a San Domenico si conservano due interessanti dipinti di pittori della vicina Fanano: una Madonna del Rosario di Ascanio Magnanini, dei primi del Seicento, e la Madonna di Soriano di Pellegrino Pellegrini, allievo di Guido Reni, databile verso la metà del secolo.
  Nel poggio dove sorgeva il castello, al sommo del monte, la Torre medievale trasformata in campanile nel Settecento, che si dice essere il mastio della struttura castellana. La vicina chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista.

• Merita una visita

  La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, isolata e maestosa, costruita nel tardo Seicento sul poggio un tempo occupato dal castello. All’interno, di grande interesse sono due leoni stilofori – di sostegno a colonne – in pietra, romanici, recuperati dalla chiesa medievale annessa all’antico complesso castellano. I leoni sono collocati nella prima cappella di sinistra, del battistero, ornata con un bellissimo arco su colonne corinzie scolpito nell’arenaria da maestranze probabilmente toscane nel Cinquecento; assieme all’affresco della Madonna e santi del 1532, l’arco proviene dal distrutto oratorio di San Rocco, un tempo nella piazza inferiore del paese. Pregevole anche il Crocefisso tardo romanico in legno policromo di scuola toscana, appeso all’arco trionfale del tempio. Nella terza cappella di sinistra, una Madonna del Rosario e i Misteri del 1599, firmata da Ascanio Magnanini di Fanano.
  L’oratorio della Madonna delle Grazie del Trogolino, eretto nel 1628 e ricostruito nel 1758, a sala rettangolare decorata da stucchi e colonnati nel presbiterio. Custodisce una venerata immagine della vergine dipinta su rame, di fattura romana; nei due altari laterali, la Presentazione al tempio e la Visitazione del settecentesco Carlo Rizzi di Modena.

• Nei dintorni

  Magrignana dov’è possibile ammirare la seicentesca chiesa di San Geminiano e due colonne romaniche del dodicesimo secolo.
  A Strettara il vecchio Ponte del Ducacompletamente recuperato e restaurato. Dopo aver rappresentato un passaggio obbligato nella viabilità storica dell’Appennino per quasi tre secoli (è stato costruito nel 1715 sui resti di un precedente ponte in legno risalente al ‘400) e dopo essere stato chiuso nel 1988 e sostituito dal nuovo ponte di Strettara, il vecchio manufatto ora è un passaggio ciclabile-pedonale ad uso soprattutto turistico-escursionistico. Ai lati del ponte sono collocate copie perfette dei quattro leoni originali (per questo viene anche chiamato "il ponte dei leoni"), risalenti probabilmente alla costruzione del ‘400, conservati ora nella sala consiliare del Comune di Montecreto.

• Acquaria

  Pittoresco e antico borgo tra i castagneti, conserva la struttura originale medievale a corti chiuse con archi di accesso e strade lastricate. È frazione di Montecreto.

• Ambiente e natura

• Monte Cimone

  È la montagna più alta di tutto l'Appennino settentrionale: dalla sua vetta si può osservare ben un terzo del territorio italiano. È un rinomato comprensorio sciistico. Ospita un importante Osservatorio meteo dell'Aereonautica Militare e un centro di ricerca del CNR.

• Parco del Frignano

  Il territorio interessa una vasta area a ridosso del crinale toscoemiliano, dal confine bolognese a quello reggiano, ed il massiccio del monte Cimone. Il paesaggio varia tra boschi, brughiere e praterie d'altura che s'alternano a dirupate pareti, laghi di orgine glaciale e torbiere.

• Sport

• Consorzio Stazione Invernale del Cimone

  Coi suoi 50 km di piste è il più grande comprensorio sciistico dell'Appennino settentrionale. Comprende i comuni di Sestola, Montecreto, Fanano e Riolunato.

• Prodotti tipici

• Croccante artigianale del Frignano

  La ricetta è ancora quella tradizionale del croccante che veniva servito alla mensa del Governatore dell’antica Provincia del Frignano.

• Mirtillo nero dell'Appennino modenese

  Per Mirtillo nero dell'Appennino modenese si intende esclusivamente la specie Vaccinium myrtillus L., che cresce allo stato spontaneo.

• Sapori di Modena

• Per informazioni

• IAT del Cimone

  Comuni di Sestola, Fanano, Fiumalbo, Lama Mocogno, Montecreto, Pievepelago, Riolunato, Serramazzoni

• Appennino Modenese - Sistema Informativo Regionale per il turista

• Valli del  Cimone - Modena Appennino