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Alto Appennino Modenese: Fanano, Fiumalbo, Frassinoro, Montecreto, Pievepelago, Riolunato, Sestola

Parco del Frignano

Il territorio interessa una vasta area a ridosso del crinale toscoemiliano, dal confine bolognese a quello reggiano, ed il massiccio del monte Cimone. Il paesaggio varia tra boschi, brughiere e praterie d'altura che s'alternano a dirupate pareti, laghi di orgine glaciale e torbiere.

Il Parco tutela circa 15.000 ettari di crinale appenninico nel territorio dei comuni di Fanano, Sestola, Montecreto, Riolunato, Pievepelago, Fiumalbo e Frassinoro. Al suo interno si trovano le principali cime dell'Appennino settentrionale, tra cui spiccano il monte Cimone (2.165 m), il Rondinaio, il Giovo, lo Spigolino e il Libro Aperto. Il paesaggio geomorfologico è dominato da estesi affioramenti di natura arenacea, interrotti da rocce marnose e argillose. In alta quota sono evidenti i segni delle glaciazioni, circhi e cordoni morenici che danno origine a laghi, pozze e torbiere di rilevante valore biologico e paesaggistico.

A testimonianza delle attività umane in tempi remoti si conservano piccole borgate e corti contadine, costruzioni rurali di singolare fattura come le "capanne celtiche", ed ancora rocche, mulini, metati e numerose tracce e manufatti della viabilità storica (Via Vandelli, Via Romea, ecc.).

Il territorio del Parco racchiude quasi interamente anche due Siti di Importanza Comunitaria e divenuti anche Zone di Protezione Speciale. In particolare nella parte orientale del territorio troviamo il Sito "Monte Cimone, Libro Aperto, Lago di Pratignano" mentre in quella occidentale il Sito "Monte Rondinaio, Monte Giovo".

Attività

Ricca rete sentieristica del CAI e percorsi studiati per gli esperti della mountain bike, del trekking e dell'orienteering. L'Ippovia dell'Appennino attraversa il Parco per 55 km. Presenti anche alcuni percorsi accessibili a tutte le categorie di persone che scelgono percorsi facilitati (anziani, disabili, non vedenti, ecc.). Il Parco offre un ampio ventaglio di proposte didattico-escursionistiche sia durante la stagione estiva che nel periodo invernale, fra cui suggestive esperienze come i safari nottorni, il wolf howling (ascolto degli ululati) e lo snow-tracking (ricerca tracce sulla neve) accompagnati dai tecnici del Parco.
Il Parco ospita presso il Centro Parco di via Tamburù n. 8 a Pievepelago il Centro di Educazione Ambientale.

È gestito dall'Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Centrale.

Vegetazione e Flora

Il crinale è caratterizzato da formazioni ad arbusti nani (brughiere a mirtilli), praterie, vegetazione delle rupi, zone umide, ruscelli, vallette nivali.

Scendendo di quota si trovano boschi di faggio, accompagnati da popolamenti di origine artificiale di abete bianco e abete rosso. Alle quote più basse sono presenti querceti (roverella, cerro, rovere) e castagneti. Nelle praterie d'alta quota si trovano specie protette come le genziane, sulle cenge l'aquilegia maggiore e l'anemone a fiori di narciso, mentre gli ambienti rocciosi ospitano piante crassulente tra cui spiccano le sassifraghe e i semprevivi. Nella torbiera del Lago Pratignano crescono specie rare come la viola palustre, la drosera a foglie rotonde e la felce palustre, specie assai rare nel panorama regionale.

Fauna

Visitando il Parco non è raro scorgere caprioli, daini, cervi, cinghiali, tassi, volpi, marmotte, istrici, scoiattoli, faine, ghiri e il minuscolo moscardino.

Molto più elusiva è la presenza del lupo. Nelle praterie più alte è possibile imbattersi nell'arvicola delle nevi, piccolo roditore di antichissima origine. Scrutando il cielo è possibile scorgere il volo maestoso dell'aquila reale, ma anche la sagoma di altri rapaci di notevole interesse come lo sparviere, la poiana, il gheppio, il gufo comune e l'allocco.

La ricchezza ambientale del Parco consente a numerose specie di uccelli di trovare il proprio habitat ideale: dai picchi alle averle, dai merli ai lucherini, dalle allodole ai fringuelli. Nelle foreste di conifere sono comuni il regolo, il fiorrancino, il ciuffolotto, il crociere. Tra le pareti rocciose è facile scorgere il picchio muraiolo dalla stupenda livrea rosa intenso. Il picchio muratore abita invece i boschi cedui insieme alla cinciarella e cincia bigia. Fanelli e culbianchi sorvolano le praterie del crinale, mentre il passero solitario, facilmente riconoscibile per il colore blu scuro, nidifica tra le rocce. Nelle zone aride nei pressi delle pietraie abita invece il codirossone. Gli ambienti umidi ospitano il tritone alpestre e la rana temporaria; nelle faggete la salamandra pezzata e nelle grotte il geotritone italiano.

Scheda informativa

Scheda informativa
Città/Località
Pievepelago (MO)
Indirizzo
via Tamburù n. 8
C.A.P.
41027
Url / sito
Telefono
0536.72134
Fax
0536.71394
E-Mail
OrarioI centri sono aperti nei mesi di maggio, giugno, settembre e ottobre dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30. Nei restanti periodi dell’anno vengono aperti su prenotazione per scolaresche e gruppi organizzati.
Orario estivoNei mesi di luglio e agosto dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 17.30.
Note
Due centri visita dislocati sul territorio accolgono i turisti del Parco del Frignano.
Centro visita Cà Silvestro
Via Selve - 41022 Fiumalbo (MO)
Tel. 0536.74062
Centro Visita Due Ponti
Località I Ponti - 41021 Fanano (MO)
Tel. 0536.68563-68696
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: domenica 18 maggio 2014
data di modifica: giovedì 4 settembre 2014